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Volumi pregiati
storie di uomini e motori
Circuito del Mugello Luoghi, persone ed altre storie... Il secondo libro sul Circuito del Mugello è stato scritto sull'onda del successo riscosso dal primo, con la preziosa collaborazione di tanti appassionati che hanno messo a disposizione dell'autore Andrea Marsili Libelli una mole incredibile di materiale utile per la stesura. Se nel primo volume avete apprezzato la storia del circuito, in questo verrete catapultati negli anni d'oro della gara grazie alla descrizione dettagliata del percorso e delle sue varianti intervenute negli anni, alla rassegna dei personaggi - organizzatori e concorrenti - che hanno dato vita alle edizioni dal 1914 al 1970, alla elencazione ed alla sommaria descrizione di tutte le auto - marche e modelli - che hanno preso parte alla corsa, ed infine grazie alle testimonianze ed agli aneddoti narrati direttamente da alcuni protagonisti di primo piano. |
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RAYMOND - Le macchine, le gare, i piloti La storia di Rovigno Rimondi e delle sue Raymond L'Italia è la terra dei piccoli costruttori di auto da corsa. Alcuni di loro sono diventati famosi, altri meno, ma tutti, in un modo o nell'altro, hanno apportato un contributo di grande valore al progresso tecnico. Rovigno Rimondi è uno di questi: bolognese, da sempre appassionato di meccanica, nel 1967, dopo essersi fatto le ossa come meccanico e preparatore, decise di raccogliere la sfida e diventare costruttore, con il nome di Raymond. La sua prima vettura, una Formula 3, per quanto artigianale, raccolse discreti risultati, e Rimondi decise di continuare la propria carriera di costruttore con le vetture Sport, le sue preferite. Dopo una vettura (il "Cuneo") che debuttò nel 1970, Rimondi costruì nel 1971 la sua macchina più famosa, la cosiddetta Zanzara, che pilotata da Romano Martini, in arte "Shangry'là", dette più di un dispiacere alle ben più blasonate Abarth, arrivando addirittura a vincere l'assoluto alla Mendola. Altre due Sport seguirono nel 1972 e nel 1973. Di recente Rovigno Rimondi è tornato alla ribalta con una vettura motorizzara Renault.
Con le Raymond hanno corso diversi piloti, taluni di libvello, quali il già citato Martini, Vittorio Mascari ("Mascaleros"), Mario Casoni, Mauro Nesti, Roberto Rimondi, "Aligi" Pellicci, Alessandro Federico, Mario Rovella e Antonello Degli Esposti. In 112 pagine l'autore, David Tarallo, racconta la storia e le storie di quegli anni, attraverso documenti, testimonianze e aneddoti raccolti dai diretti interessati. Completano il testo oltre 170 foto - gran parte delle quali inedite - e alcune appendici, fra le quali la lista dei risultati ottenuti dalle Raymond in pista e in salita. |
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Circuito del Mugello Il Mugello, che storia! Dici Mugello e immediatamente si pensa al tracciato di proprietà della Ferrari su cui Valentino Rossi ha costruito grandi imprese. Esiste però un folto gruppo di appassionati di corse che, alle parole “Circuito del Mugello”, non associa la splendida pista di Scarperia bensì il mitico percorso stradale che snodandosi nell’Appennino tra Toscana ed Emilia è diventato un pezzo di storia dell’automobilismo italiano al pari della Targa Florio. Andrea Marsili Libelli, l’autore del libro, è proprio uno di questi: un cultore di questo circuito, del quale si è innamorato da adolescente, negli anni 60, vedendo sfrecciate vetture su queste strade tortuose che richiedevano una suprema abilità da parte dei piloti. Per gli amanti di questo tipo di automobilismo eroico, genuino e “vicino” alla gente, questa pubblicazione, realizzata con l’aiuto della Scuderia Clemente Biondetti, è destinata a diventare un “must”, con il suo incomparabile apparato iconografico (sono più di 400 le fotografie nelle 216 pagine) che attraverso le decadi illustra l’idea iniziale del tracciato (anni Venti), la sua età dell’oro (fra gli anni Cinquanta e Sessanta), fino al 1970, allorché il ciclo delle corse stradali si chiuse per motivi di sicurezza, prima delle rievocazioni storiche organizzate appunto dalla Scuderia C. Biondetti sempre con l’ACI Firenze, lo storico organizzatore, alle quali è invece dedicato l’epilogo. |
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Clemente Biondetti Un uomo, un pilota Clemente Biondetti, sardo di nascita, ma toscano di famiglia e d’adozione, pilota e costruttore, ebbe una carriera lunghissima, con la interruzione tragica della guerra. Duecento le gare a cui ha partecipato, qualificandosi 138 volte, 12 le Mille Miglia in cui ha gareggiato vincendone quattro, due con Alfa-Romeo e due con Ferrari. Si è anche aggiudicato il Gran Premio di Stoccolma,Svezia del 1948 e due Targa Florio nel 1948 e 1949. Il volume, curato da Mario Baldi, per anni amico e collaboratore del pilota e dallo storico del motorismo Alessandro Bruni, è un insieme di testimonianze, ricordi, aneddoti e tante immagini inedite del pilota con una paziente ricerca tra i parenti, i suoi amici e i meccanici dell’epoca e fa rivivere la magica atmosfera dell’epoca. Riportato anche l’elenco delle gare disputate sia in moto che in auto. |
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"Storia della Scuderia Biondetti" Sessant'anni di automobilismo sportivo a Firenze di David Tarallo. |
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